Da un po' di tempo mi è presa la mania di utilizzare vestiti che non metto più da anni per farne qualcosa di nuovo o, a volte, anche solo per abbellirli. Ogni volta che scovo una vecchia maglietta o un paio di pantaloni, incomincio a pensare cosa potrei farne. Per ora in realtà sono per la maggior parte progetti ancora nella mia testa; ne ho realizzati pochi, perchè sono cose che richiedono un po' di tempo e in questo momento preferisco dedicarmi a cose che prendono vita nel giro di poche ore. Ogni volta che mi viene una nuova idea, però, me la segno e pian pianino spero di riuscire a portarle a termine tutte.
Volevo farvi vedere una delle poche cose che sono finora riuscita a realizzare. Qualche mese fa, quando eravamo ancora alle Azzorre, ho trasformato una vecchia vestaglia di cotone, che ormai non usavo più, in un comodo sacco-nanna per Enrico adatto alla mezza stagione.



Ho tagliato le maniche e lasciato l'apertura per le braccia, ho cucito il fondo e in parte anche l'apertura sul davanti e poi, dopo aver tolto i bottoni, nel tratto rimasto aperto sul davanti ho cucito del velcro. Facilissimo!
Ne ho anche un'altra di vestaglia che non uso più: avete idee su cosa potrei farne?

Stamattina, quando ho dato il pacchettino regalo a mia mamma, le sono venuti gli occhi lucidi. E un po' anche a me!
Nel fare gli auguri a tutte le mamme, anche quest'anno voglio ricordare che basta poco per aiutare le mamme meno fortunate di noi e i loro bimbi. Pangea è un'organizzazione non profit che da anni lavora per aiutare le donne, e le loro famiglie, in quei paesi dove le condizioni di vita sono ben lontane da quelle che abbiamo la fortuna di conoscere noi cittadini del primo mondo. Con un contributo per noi quasi irrisorio possiamo fare tanto. Qui trovate tutte le informazioni.

Una Donna è una moltiplicatrice di benessere
nella società in cui vive,
è il nodo di una rete sociale e di solidarietà.
Troppo spesso, però, essere Donna
significa essere vittima di situazioni politiche instabili,
di precetti religiosi e di pregiudizi sociali.
Troppo spesso, essere Donna
significa essere privata dei propri diritti.
Per questo noi della Fondazione Pangea Onlus
vogliamo essere solidali con le Donne,
per individuare e denunciare ogni tipo di violazione dei loro Diritti in tutti quei Paesi che presentano situazioni radicate
di disagio e povertà.
Ma Pangea non è solo DENUNCIA. È soprattutto AZIONE.
Perché è importante aiutare ogni Donna
a costruire una vita ricca di certezze e di speranze per se stessa
e per la comunità in cui vive.
Perché una Donna può diventare una moltiplicatrice di Pace.


Sostieni una mamma. Sostieni il futuro.

Per la mia mamma quest'anno ho preparato un pensierino profumato.
Con la ricetta di Paola del bellissimo blog HomeMadeMamma ho preparato due panetti di pasta di sale: ad uno ho aggiunto i fiori di lavanda, all'altro la camomilla setacciata (quella delle bustine che servono per fare la camomilla da bere). Poi ho steso la pasta di sale e con le formine dei biscotti ho tagliato dei cuori (lavanda) e dei fiori (camomilla); una volta asciutti, alcuni li ho spennellati con gli acrilici lilla (lavanda) e crema (camomilla), altri invece li ho lasciati nature.

Per confezionarli ho usato la retina in cui vendono l'aglio (che non puzza, ve l'assicuro!) e un nastrino bianco e viola.

Sono contenta, perchè potrò darlo di persona alla mia mamma, visto che i miei sono venuti a passare qualche giorno in Toscana.
Con i lavoretti dedicati alla Festa della Mamma ho finito, però ci vediamo domani per gli auguri.
Ciao!

Oggi con Enrico ci siamo dati ai timbri usando una formina dei biscotti e gli acrilici ed il risultato sono tanti cuori sui toni del rosa stampati sul cartone bianco.
Pensa e ripensa, mi è venuta un'idea per utilizzare questa composizione e farne un bel ricordo della Festa della Mamma 2011. Ho ritagliato un rettangolo, l'ho plastificato e bordato con del nastro adesivo telato ...

ed ecco una tovaglietta all'americana ...
... che all'occorrenza, grazie a un nastrino e ad una mollettina in tema per fermare i fogli, diventa una cartellina portadocumenti. Unica ed inimitabile!
Domani, per l'ultima puntata dedicata ai lavoretti per la Festa della Mamma, vi farò vedere cosa ho preparato per la mia mamma.
Ciao!

Un altro lavoretto per la Festa della Mamma che ho preparato insieme ad Enrico è un cuore double-face con una scritta d'augurio e con tanto di firma da parte sua.



Il cuore è formato da due cuori di cartone incollati uno sopra l'altro. Per preparare i due cuori ho fatto così: ho preso due pezzi di cartone bianco; con il nastro adesivo di carta (quello da imbianchini) ho pazientemente, pezzettino dopo pezzettino, composto le due scritte; poi ho dato colori e pennello in mano ad Enrico, che si è sbizzarrito a spennellare a volontà; una volta asciugato il colore, ho tolto il nastro adesivo in modo da rendere visibili le scritte; ho ritagliato i due cartoni a forma di cuore, li ho plastificati con la pellicola adesiva trasparente e, dopo aver fermato con dello scotch lungo il bordo di uno dei due un nastro di pizzo e aver fatto passare il cordino , ho incollato i due cuori.
Sempre sul cartone bianco ho fatto lasciare ad Enrico un'impronta della sua manina, l'ho ritagliata, plastificata e poi legata sotto al cuore a mo' di firma.
Che dite, vi piace?
Anche domani ho un altro lavoretto da mostrarvi: tornate a trovarmi!

Anche quest'anno ho cominciato a preparare delle cosine per la Festa della Mamma, ma c'è una grande differenza rispetto all'anno scorso: stavolta Enrico è molto più coinvolto e si sta divertendo un mondo a pasticciare con i colori. Non sempre vengono fuori opere "presentabili", ma anche chissenefrega! La cosa fondamentale è che lui si diverta.
Io ho un debole per l'albero di pesco in fiore e così gliene ho fatto creare uno usando solo braccia e mani: il tronco è l'impronta del suo braccio e della sua manina, mentre i fiori sono le impronte delle sue dita.


A me piace moltissimo, mi dà l'idea della primavera e della vita: lo voglio incorniciare e farne un bel quadretto.

A domani con un altro lavoretto per la Festa della Mamma.
Ciao!

Nell'augurarvi una Felice Pasqua vi mostro, come anticipato ieri, il nostro albero di Pasqua.


E' una tradizione dell'Europa del Nord preparare con dei rami spogli o fioriti un alberello a cui appendere soggetti pasquali.
Io ho trovato solo dei rami spogli, ma così nudi non mi piacevano tanto, così ho preparato qualche fiorellino di carta velina. Le decorazioni sono quelle che ho fatto vedere nei giorni scorsi più una che ho aggiunto all'ultimo momento: un uovo di cartapesta modellato su un palloncino e fatto con tanta carta igienica e colla vinilica (Muciaccia di Art Attack sarebbe fiero di me!) e poi decorato con carta velina gialla e un nastro pasquale.
Ora torno a festeggiare.
Tanti auguri a tutti!

Come promesso, oggi vi faccio vedere cosa ho preparato per la tavola di Pasqua.
Questi cestini per gli ovetti di cioccolato sono di due tipi: uno è semplicemente una di quelle uova col filo che ho mostrato qui, che era venuta male: allora l'ho schiacciata e ha preso la forma di un cestino mignon. Oltre alle uova, ci ho messo dentro anche il pulcino fatto con gli scovolini che ho mostrato ieri.
Gli altri due, invece, sono fatti con le buste di carta del pane, una marrone e una bianca: ho tagliato le buste in modo da ricavarne un'unica lunga strisciolina, che poi ho avvolto sulla mano, mettendoci ogni tanto un po' di colla. E alla fine sono venuti fuori dei cestini che a me piacciono molto.

I coniglietti di cotone che ho fatto vedere ieri li ho usati per questa decorazione: il cestino è fatto con un panno che ricorda il tessuto tipo peluche ed è di un bel verde prato; le carote hanno un'anima di carta modellata più o meno a carota e poi ricoperta con carta crespa arancione, con, in cima, un ciuffetto di carta velina verde; le margheritine sono di carta velina.

E infine la decorazione che mi ha preso più tempo: un bel vaso di narcisi, accompagnati dal coniglietto-calzino e da un'altra carota. Per fare i narcisi ho usato i cartoni delle uova e ho seguito un po' il tutorial di Rosi Jo' (e i suoi sono moooolto più belli di questi) e un po' questo (in particolare per i petali il primo, mentre per lo stame e il gambo il secondo). Per fare il vaso ho usato un vasetto di yogurt da 500g che ho rivestito con carta velina e nastri vari; ho usato anche il coperchietto di plastica: ho fatto 3 buchi in cui ho fatto passare i narcisi in modo che stiano fermi nel vaso.


Volevo fare dei tutorial, almeno di alcune delle cose che ho preparato, ma non ci sono riuscita. Se qualcuno fosse interessato a qualcosa di particolare, non esiti a chiedere, spiegherò con piacere come si fa.
Domani ultima puntata: insieme agli auguri i mostrerò il nostro albero di Pasqua.
Ciao!

Vi volevo ricordare che oggi è la Giornata Mondiale della Terra, la Madre di tutti noi, che tanto ci dona e che trattiamo sempre peggio. Questo è il mio piccolo pensiero per lei, e in particolare per alcune creature meravigliose che la abitano, le farfalle. L'ho visto tempo fa in un libro, ma non mi ricordo più il titolo: è una mangiatoia per farfalle. Ho forato il fondo di un bicchierino dello yogurt e nel foro ho fatto passare un batuffolo di cotone in modo che fosse per metà dentro al bicchierino e per metà fuori. Poi ho riempito il contenitore con acqua e zucchero e intorno al cotone, sul fondo del bicchiere, ho attaccato dei petali ritagliati da una busta di plastica, in modo che ricordassero un fiore e attirassero le farfalle. Non l'ho ancora testato, ma lo farò nei prossimi giorni e vi dirò se funziona.



Ne ho fatto solo uno, ma, se funziona, ne voglio fare altri e diffonderli nella mia zona. E voi, cosa avete fatto per celebrare questa giornata?

Facciamo in modo che il motto RIDUCIAMO, RIUTILIZZIAMO, RICICLIAMO non rimanga solo un motto! Perchè tutti i giorni sia il Giorno della Terra!

Oggi ho un sacco di cose da mostrarvi: saranno tutti pulcini e soprattutto coniglietti, fatti con tanti materiali diversi, con un occhio al riciclo.
Pronti? Via!
Questo coniglietto è nato... da un calzino! L'idea non è mia, ma di Elsie Marley: serve solo un calzino, filo da cucire e imbottitura. Andate a vedere anche quelli che ha realizzato Claudia seguendo lo stesso tutorial.

Ho pensato di creare anche dei coniglietti morbidosi e per farlo ho usato quei batuffoli di cotone già colorati di rosa, azzurro e giallo ed ecco cosa è venuto fuori. A me fanno tanta tenerezza! Ho solo modellato un pochino i batuffoli e poi li ho incollati.

Dai tubi di cartone della carta igienica sono nati questo pulcino e questo coniglietto (mi sono ispirata a quelli di Amanda: io non ho usato scovolini, ma solo cartoncino).

Questo coniglio di cartoncino in 3 D è facilissimo da fare: basta ritagliare due sagome e incastrarle l'una nell'altra; le due sagome in realtà non sono uguali: una rappresenta il profilo del coniglio, l'altra il coniglio visto di fronte (spero si capisca dalle foto).



Ecco poi un altro coniglio e un altro pulcino fatti coi miei amati tappi di pastica e col cartoncino.

Questo pulcino invece è fatto con uno scovolino arrotolato su stesso, del cartoncino arancione per fare il becco e due puntine di colore acrilico nero per fare gli occhi.

E infine per decorare la testina del mio piccolo tornado umano, ho preparato queste orecchie da coniglio: il materiale è una specie di gommacrepla modellabile (si bagna, si modella e quando asciuga, mantiene la forma) e le ho attaccate a un piccolo cerchietto, che usavo quand'ero piccola. La testa nella foto è la mia, perchè ancora non mi è riuscito fargliele tenere addosso almeno il tempo di scattare una foto! Mi sa che alla fine le metterò solo io!

Domani voglio farvi vedere cosa ho preparato per decorare la tavola.
Ciao!

Oggi volevo mostrarvi per prima cosa alcune delle decorazioni pasquali che ho preparato per le finestre, usando i colori per window color, che a me piacciono moltissimo. Una volta asciutti, vengono fuori delle specie di adesivi che non hanno però bisogno di colla, ma si attaccano a specchi e finestre semplicemente appoggiandoli. La foto non è un granché, lo so, scusatemi. Per chi se lo stesse chiedendo , quella sullo sfondo è l'isola d'Elba, che si vede dalle finestre della casa dei miei suoceri (ebbene sì, stiamo ancora da loro! No comment... )

E ora vi mostro altre decorazioni per l'albero di Pasqua: ho preparato delle uova usando due tecniche diverse.
Per fare queste ho seguito il tutorial che trovate qui: servono solo un palloncino, colla vinilica e del filo colorato.

Invece per fare queste ho seguito lo stesso procedimento delle palline di carta di Natale, però invece di ritagliare cerchi, ho ritagliato delle uova.

Sono entrambe facilissime e veloci da fare e il risultato finale a me piace molto.
Domani vorrei riuscire a darvi qualche idea per fare pulcini e coniglietti con materiali vari. Ciao!

E' da un sacco che non pubblico un post...le giornate mi scivolano via fra le mani...ma oggi voglio rimediare e cominciare a mostrare cosa ho preparato per Pasqua. Spero poi di riuscire a continuare nei prossimi giorni, anche se ormai manca veramente poco.
Come prima cosa volevo farvi vedere cosa ho fatto insieme ad Enrico: lui si è divertito moltissimo a impiastricciarsi le mani coi colori e a togliersi dalle dita i fili della colla e io mi sono divertita a guardare la sua espressione entusiasta.

Questa è una colomba fatta con l'impronta delle sue manine.

L'idea per questa pecorella invece l'ho presa da qui: il corpo è fatta con l'impronta della manina e poi un bel po' di cotone per completare l'opera.

Poi ci siamo divertiti a timbrare con le patate: ne ho tagliata una a metà e l'ho rifinita un po' in modo che sembrasse un uovo e poi via col colore! Alla fine ci abbiamo aggiunto anche qualche ditata, sia di Enrico che mia.

Infine, l'ispirazione per quest'ultimo lavoretto l'ho presa da qui: il coniglietto e i pulcini sono fatti con le ditina di Enrico, mentre gli ovetti con le mie. Questi sono destinati ad abbellire l'albero di Pasqua, ma di questo ne parlerò in un altro post.
Ci siamo divertiti davvero tanto!
A presto!

Finalmente aria di primavera!
In realtà questa cornice l'ho preparata in autunno (è uno dei lavoretti di cui parlavo nel post precedente, quelli finiti da tempo, già consegnati e mai postati), però è molto primaverile. La combinazione fondo verde - fiorellini bianchi mi piace sempre moltissimo!
Dopo aver comprato la cornice in legno già sagomata a forma di carrozzina, ci ho messo un bel po' per decidere come decorarla, tanto per cambiare, ma alla fine sono stata molto contenta del risultato. E anche i genitori della bimba!
Ciao e a presto!

Questo post sarà un po' post creativo e un po' post di sfogo, preparatevi!

Non so cosa mi succede, ma non ce la faccio. Punto. Ho meno tempo libero di quando lavoravo e quel poco che ho, lo utilizzo male, non riesco a concentrarmi, non so come dire, a mettere a fuoco la mia vita. E' un momento di incertezza ai massimi livelli e io mi sento ...un po' persa, ecco. Stiamo cercando di mettere su una nuova attività (di cui per ora non voglio parlare per scaramanzia :p), ma non è facile. Poi stiamo ancora dai miei suoceri, tanto buoni e cari, per carità, ma non abbiamo una nostra vita e questo incomincia a pesarmi.

Per quanto riguarda i miei lavoretti... be', è una tragedia! Non sono riuscita a finire il costume di carnevale per Enrico; la festa del papà è passata e, per mille motivi, non sono riuscita a preparare niente; ora ho millemila idee per l'arrivo della primavera e per Pasqua e sarei già contenta di realizzarne un decimo! Ho tante idee anche per realizzare giochi e attività per Enrico, ma per ora ho fatto poco e niente. Non riesco neanche a postare lavori finiti da tempo!

Mi sembra che tutti vadano avanti e io invece sono sempre ferma nello stesso punto. Speriamo che finisca presto questo periodo, perché non ne posso più! Ecco, scusate, ma mi sono sfogata un pochino!

Visto che sono riuscita a scrivere un post, ne approfitto per mostrarvi la mia ultima creazione tricottinosa, poi si cambia argomento, giuro! E' una spilla semplicissima: un fiore bicolore con al centro un bel bottone, sempre a forma di fiore. Sta benissimo sul bolerino nero che indosso in foto, che è a maglia un po' grossa proprio come questo fiore; ma, essendo bianco e nero, va bene un po' su tutto.

Spero di non metterci troppo a tornare con tante nuove creazioni. Baci a tutti e buon inizio di primavera!


Eccomi di nuovo e dopo soli 5 giorni!
Come promesso vi faccio vedere cos'altro ho combinato con il tricotin. Con una lunga catenella azzurra ho decorato la borsettina che uso per portare il "kit di sopravvivenza" di Enrico quando facciamo brevi uscite (biberon, qualcosina da mangiare, salviette,..): è una borsina piccina picciò, poco ingombrante, ma molto utile ed è di un bel blu scuro, che sta molto bene con l'azzurro di questo filato. Forse sarebbe venuta più bella con una catenella più sottile, infatti le lettere sono un po' appiccicate. Sarà per la prossima volta! Comunque è sicuramente originale e unica!
E ora mi resta da mostrare l'ultima creazione tricottinosa. Alla prossima!

Collana a tricotin

Com'è finita poi col tricotin? Ormai sono passate alcune settimane da quando ho mostrato l'attrezzo fai da te che mi sono costruita e adesso è venuta l'ora di mostrare anche cosa ne è venuto fuori.


La prima delle creazioni tricottinose che vi voglio far vedere è quella che mi ha spinto a imparare la tecnica: volevo regalarmi una bella collana e quando ho visto questa meraviglia sul blog Fantasia e manualità ho deciso che la volevo fare più o meno così. Alla fine non è venuta proprio uguale ed è solo una semplice collana, non ha le millemila funzioni dell'originale, ma sono soddisfatta lo stesso del risultato.

Nei prossimi giorni, sperando di non metterci altri 15 giorni, vi mostrerò anche le altre.
Ciao!

Non ho mai amato S. Valentino, una festa secondo me puramente commerciale, e infatti col mio compagno non l'abbiamo mai festeggiato. Quest'anno, però, mi sono fatta un pochino contagiare e ho preparato una cosina, in realtà per me, non per lui, che di certo non apprezzerebbe e me la tirerebbe dietro!
Qualche giorno fa abbiamo comprato un paio di scarpe a Enrico e la scatola , rossa e bianca, mi è sembrata davvero invitante... e così l'ho decorata con dei nastri cuoriciosi e una foto di Robert Doisneau che secondo me è romanticissima.



Ora ci metterò le lettere che il mio lui mi scriveva all'inizio della nostra storia, tanti anni fa, che finora erano state relegate in una scatola banale e anonima . Non credo ci sia utilizzo migliore, no?
Ciao ciao

Siamo tornati !!!

In questi giorni sono stata un po' assente, lo so, ma ho una giustificazione: sono stata completamente assorbita dal trasloco. Ancora non l'avevo annunciato sul blog, ma ormai è ufficiale:
...squillino le trombe...
... da circa 2 settimane siamo di nuovo cittadini italiani! Ebbene sì, la nostra avventura azzorriana, dopo ben 3 anni e qualche rimpianto, è giunta alla fine. Visto quello che succede ultimamente in Italia, non siamo tornati con un entusiasmo proprio alle stelle, però ovviamente siamo contenti di essere di nuovo vicini alle nostre famiglie e ai nostri amici.
In mezzo a tutto 'sto trambusto, il 24 gennaio il mio gn-ometto ha compiuto 2 anni: sono già passati 2 spendidi, non sempre facili, ma comunque indimenticabili anni. Da non credere! Non siamo riusciti a organizzargli la festa che avrei voluto, ma pazienza!
Dopo aver passato qualche giorno a casa dei miei, ora siamo in Toscana, a casa dei suoceri (...), in attesa di trovare una sistemazione: c'è qualcosa che bolle in pentola, ma per scaramanzia non voglio dire nulla per ora.
Spero di trovare presto il tempo di aggiornare il blog e soprattutto per ringraziare Mariuccia del premio che mi ha assegnato.
Ora non riesco a fare granchè delle mie cosine, anche perchè non ho uno spazio mio, ma qualcosina da mostrare nei prossimi giorni ce l'ho, devo solo trovare il tempo e soprattutto il computer libero!
A presto!

Mi immagino le vostre facce nel leggere il titolo di questo post: " Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhhh?!"
No, non sono impazzita, è solo che per creare gli orecchini che vi voglio mostrare ho usato quei cestini di plastica dove vendono la ricotta (in realtà qui la ricotta non esiste, però il formaggio in questione è un formaggio fresco locale molto simile), il cestino bianco che vedete in foto:

Ha un bellissimo fondo "traforato", che ho ritagliato e nei fori ho fatto passare un filo sui toni del viola per un paio di orecchini e sui toni del verde per l'altro paio (il filo verde è quello che avevo già usato per il secondo paio di orecchini di questo post e che avevo ricavato da un paio di babbucce che ad Enrico non andavano più bene). Per decorarli: un po' di colore a rilievo argento glitter, una perlina, un anellino di metallo rivestito all'uncinetto... e il gioco è fatto!

Che dite, vi piacciono?

Ebbene sì, la febbre del tricotin ha colpito anche me! Dopo aver letto in tantissimi blog le prodezze di chi con questa tecnica fa collane, scaldacolli, cappelli e molto altro, ho voluto provarci anch'io. Solo che non ho ereditato nessun tricottino (il telaio che serve per tricottare) e, prima di comprarlo, ho voluto vedere se riuscivo a farmene uno decente con quello che avevo in casa. Ve lo voglio far vedere, perchè magari può servire come idea a qualcuno. Ho fatto vari tentativi, con rotoli di carta igienica, bottigliette dello yogurt da bere, anime di cartone dei rotoli di scotch, graffette, chiodini, puntine,... Ma alla fine ho trovato la soluzione ideale... almeno per me. Quello che serve è un barattolino delle bolle di sapone e delle molle fermafogli: la plastica del barattolino è meglio del cartone, perchè è rigida, ma non lo è troppo e riesce a sformarsi un pochino in modo che le molle aderiscano bene e non ciondolino; poi il diametro è quello giusto per far venir fuori un lavoro né troppo stretto né troppo largo ed è anche comodo da impugnare.
Con un taglierino ho tagliato via il fondo del barattolino e da questa parte (non dalla parte dell'apertura, perchè c'è la scanalatura per avvitare il tappo) ho inserito quattro molle: il fermaglio rivolto all'interno l'ho richiuso dentro il barattolino, mentre l'altro l'ho lasciato rivolto verso l'alto - se si lasciasse quello più interno rivolto verso l'alto, sarebbe molto più scomodo mentre si lavora, perchè tenderebbe a richiudersi verso l'interno del barattolino. Dalla foto si capisce meglio che non dalla mia spiegazione.


Io mi ci trovo benissimo: i fermagli delle molle in fondo si allargano, così è molto difficile che il filo esca accidentalmente, ma è comunque comodo quando si lavora e si deve "scavalcare"(io uso un uncinetto).
Sì, ma ora che l'attrezzo è pronto, che ci faccio? Come si fa a tricottare?
Bene, io ho imparato in 5 minuti, davvero, proprio cinque, grazie al bellissimo tutorial di Vannalisa del blog Méli-Mélo.
Adesso ogni momento libero lo passo a tricottare e nei prossimi giorni vi farò vedere cosa sto preparando.

Ghette

Dopo il telo copritutto, ecco un'altra idea per riutilizzare il prezioso telo impermeabile di un ombrello rotto: si puó dar vita a un utilissimo paio di ghette, per tenere all'asciutto i piedi e l'orlo dei pantaloni. Ho messo un elastico sia in alto, a livello del polpaccio, sia in basso, per farle aderire bene alla suola.

Eccole all'opera in una giornata piovosa e nebbiosa.

Le tengo nello zaino assieme al telo: con il clima superpiovoso che c'è qui da noi in questa stagione, è bene averle sempre sottomano.
Ciao ciao!


Questo è l'ultimo dei regali che ho preparato per Enrico. Non vi posso dire quanto tempo ci ho messo a prepararlo, perchè mi vergogno, ma devo dire che è quello di cui vado più orgogliosa. Non sarà perfetto, ma a Enrico piace tantissimo e questo è quello che conta di più! Lo chiama "nonno", che poi è una delle 5 parole che dice per ora. Diciamo che chiama "nonno" qualche decina di cose. Vedremo se gli rimarrà questo nome o no, sarà il mio gn-ometto a decidere.
I tutorial che ho seguito li trovate
qui e qui, ma sono andata anche molto a occhio - e si vede!
Qualche giorno fa sul bellissimo blog
La pappa dolce ho trovato questo e-book gratuito per realizzare una bambola di questo tipo: ah, se solo l'avessi avuto fra le mani prima!
Per quanto riguarda i vestiti, i pantaloni li ho comprati (sono una calzamaglia per bambini prematuri); le babbucce sono un regalo che i nostri padroni di casa ci hanno fatto quando è nato Enrico, lui però non è mai riuscito a metterle, perchè anche appena nato aveva già due belle fette; la maglietta, invece, l'ho fatta io con quello che era rimasto della maglietta che ho usato per fare il
gufetto.
I capelli sono stata la parte più noiosa e anche quella che è andata più a rilento: sono stata indecisa se attaccarli direttamente alla testa o cucirne solo alcuni ad uno dei primi cappelli di Enrico e poi cucire il tutto alla testa, ma, conoscendo il mio pollo, sapevo che avrebbe strappato via tutto, con la sua ben nota delicatezza, per cercare di togliere il cappello, perciò ho optato per la prima ipotesi e li ho attaccati
così. Ora spero solo che non strappi tutto tirando i capelli! Per ora resiste.
E con questo ho concluso la carrellata dei regali di Natale, ora si torna alle "solite" creazioni.
Buona Befana a tutte le befane!

Questa era un'idea che avevo in mente da tanto tempo e finalmente per Natale sono riuscita a realizzarla. E' un altro dei regali che ho preparato per Enrico: il primo paio di booties o pantofoline antiscivolo.

Ho usato degli avanzi di stoffa di due tipi: quella a quadretti con le macchinine è di cotone e l'ho usata per l'interno, mentre quella grigio fumo è maglina e l'ho usata per l'esterno, perchè è abbastanza spessa, ma non mi sembrava l'ideale a contatto con la pelle quando le userà senza calze. Queste sono le varie parti (della stoffa a quadretti avevo degli scampoli normali e due piccoli scampoli imbottiti, che sono bastati giusto giusto per ritagliare le 2 suole):

Ho iniziato cucendo le parti uguali ritagliate nei due tipi di stoffa; poi ho cucito, diritto contro diritto, la parte anteriore della pantofola e la suola.

Nella parte posteriore ho inserito un elastico su uno dei lati lunghi...

...e poi l'ho cucita, sempre diritto contro diritto, alla suola e alla parte anteriore.

Infine è bastato rivoltare il tutto... ed ecco pronte le babbucce!

Non ho seguito un tutorial particolare, però cercando in rete se ne possono trovare tanti, ad esempio quello di Claudia; da lei tra l'altro si può comprare anche il tessuto antiscivolo. Io non ce l'avevo e così ho utilizzato il colore a rilievo, che, una volta asciutto, rimane un po' appiccicoso. Vediamo quanto durerà. Altrimenti comprerò da lei il tessuto antiscivolo.


Sembra che Enrico ci stia comodo: le ho fatte un pochino abbondanti in modo che gli vadano bene per un po'.
Devo dire che mi piacciono così tanto che sto già pensando di farne un paio anche per me.
Domani vi mostro l'ultimo regalo che gli ho preparato, poi con la Befana si volta pagina e ci si lascia alle spalle il Natale.
Ciao ciao!

Questa è la storia di un'amicizia nata da poco e... be', dire a distanza è dire poco, visto che ci separano più o meno 3000 km. Potenza della Rete che annulla le distanze e fa incontrare, seppur virtualmente, persone divise da mezzo oceano! Un'amicizia nata da uno scambio di libri tra mamme e che chissà dove ci porterà. Lei, la mia amica, è Valentina del blog Parole di latte.
In realtà di lei so molto poco, ma quello che ho scoperto finora mi piace moltissimo. Leggendo ogni giorno quello che scrive nel suo blog ho potuto capire che è una mamma dolcissima e supercreativa, che si dedica con amore alle sue figlie, trovando sempre nuovi giochi ed attivitá da fare insieme a loro. E' un vulcano di idee: ogni giorno mi meraviglio di quello che riesce ad inventarsi e aspetto con ansia ogni suo nuovo post.
Ma è anche una scrapper coi fiocchi e quando tornerò in Italia vorrei tanto farmi dare qualche lezione da lei.
E grazie a questo contest ho scoperto che ha anche un futuro come fumettista! Vale, davvero, secondo me dovresti pensarci seriamente!

Non siamo amiche di vecchia data, non abbiamo aneddoti divertenti da raccontare, ma proprio questo è il bello, è tutto da scoprire. La nostra amicizia ha il sapore della gioia e della trepidazione che si prova quando si ha in mano un regalo da scartare e si comincia a fantasticare su cosa possa contenere; c'è tutto il fascino della scoperta, giorno per giorno, di nuovi piccoli particolari.
E' stata lei a propormi di partecipare insieme a questo contest e devo dire che mi ha proprio preso alla sprovvista, però ho accettato subito, pur non essendo una gran cuoca, perchè è sempre divertente mettersi in gioco.
La ricetta che abbiamo scelto di condividere è un risotto con zucca e formaggio, ma abbiamo pensato, anzi no, a dire la verità l'idea è di Valentina, ha pensato di fare una variante italiana e una portoghese, visto che io abito alle Azzorre, che sono territorio portoghese. Quindi sarà un risotto con zucca e gorgonzola per lei e con zucca e un formaggio tipico delle Azzorre per me: il formaggio si chiama Ilha Azul (cioè isola azzurra, come è soprannominata la nostra isola, Faial, per via del colore meraviglioso delle ortensie che in primavera la ricoprono in buona parte) ed è prodotto col latte delle mucche azzorriane, che si trovano in ogni prato di queste meravigliose isole, manco fosse la Svizzera, e che qualche volta arrivano fin sotto la nostra finestra.
Insomma una ricetta uguale, ma diversa. Una ricetta che ci unisce perchè a me ricorda la tanto amata/odiata Italia, dove ci sono i miei affetti più cari, ma che mi ha costretto ad andare lontano per trovare un lavoro degno di questo nome; e a lei ricorda la sua meravigliosa luna di miele in Portogallo, a Madeira.

Bando alle ciance quindi ed ecco qui la nostra ricetta, semplice, rustica, ma gustosa:

Ingredienti (per 2 persone): 500 gr. di zucca già pulita, 180 gr. di riso, 150 gr. di formaggio saporito e abbastanza cremoso, circa 1 l. di brodo di verdure, 1 bicchiere di vino bianco, 1 cipolla grossa, olio extravergine d'oliva, sale

1 - In una padella antiaderente mettere a soffriggere la cipolla. Intanto pulire e grattugiare la zucca e tagliare a cubetti il formaggio.
2 - Quando la cipolla è ben dorata, aggiungere il riso e sfumare con il vino bianco; quando il vino è evaporato, cominciare a versare poco alla volta il brodo di verdure, in modo da farlo assorbire pian pianino. Mescolare spesso.
3 - Dopo 5 minuti aggiungere la zucca grattugiata e il sale. Mescolare e continuare a versare il brodo poco alla volta.
4 - Quando il riso è al dente, aggiungere il formaggio in modo che abbia il tempo di sciogliersi.
5 - Aggiungere brodo finchè il riso è cotto, spegnere e lasciare riposare per qualche minuto. Infine servire ben caldo.
Suggerimento: per profumare il risotto si può aggiungere qualche foglia di prezzemolo tritata.

Oggi anche Valentina pubblicherà un post con la sua ricetta - e molto altro - e insieme partecipiamo al contest di cucina Aggiungi un blogger a tavola organizzato da Genny del blog Al cibo commestibile. Alla coppia vincitrice spetteranno due favolosi Food processor Artisan KitchenAid! Più che un elettrodomestico, un sogno!
Incrociamo le dita e... buon appetito!

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Se cercate creazioni perfette, elaborate e sciccose... avete sbagliato blog! ^_^ In questo piccolo angolo di web troverete creazioni per lo più semplici e veloci preparate usando tecniche diverse e con un occhio al riutilizzo dei materiali, perchè cerco sempre di dare una seconda vita alle cose. Troverete anche giocattoli, perchè mi piace vedere la faccia del mio bimbo che si illumina quando prende in mano un gioco fatto da me. E anche attivitá per bambini, suddivise in base all'età e liberamente ispirate al pensiero montessoriano.
In qualunque modo siate arrivati qui, spero vi troverete bene. Un commento è sempre gradito, ma se non vi va...grazie comunque della visita e tornate presto a trovarmi!

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31 anni, mamma, biologa, creativa nel (poco) tempo libero, dopo essere stata per 3 anni naufraga su di uno scoglio in mezzo all'oceano chiamato Faial, ora vivo in Toscana con il mio compagno e il nostro gn-ometto e cerco giorno per giorno la mia nuova strada.
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