Ci sto prendendo gusto con 'sti giveaway! Oggi è la volta di CHIAMATEMI LIZZY: per festeggiare il primo compleanno del blog mette in palio una delle bambole che vedete nella foto. Per partecipare basta lasciare un commento al post sul blog e fare pubblicità (se si vuole) sul proprio blog. Unica, piccola condizione: dichiarare nel commento se ci si sente piú scrapper, crafter o blogger.
Scade domani, 30 giugno.
Sono troppo belline, vero? Visto che non riesco a trovare il tempo per finire quella che sto preparando per Enrico...vabbè, non dico niente per scaramanzia!

Ecco un altro giveaway a cui partecipo molto volentieri. Mammafelice in collaborazione con Bio'nHappy, mette in palio ben 2 premi:


Primo premio
1 Pannolino lavabile (colore a scelta o verde foresta o carta da zucchero)
2 veli cattura pupù
1 campioncino detersivo
1 crema protettiva alla calendula Weleda.

Secondo premio
1 Pannolino lavabile (colore a scelta o verde foresta o carta da zucchero)
1 campioncino di detersivo.

Le regole sono:
  • iscriversi alla fan page di BIOBIMBO su Facebook
  • condividere il giveaway sul proprio blog/sito o su facebook e simili
  • lasciare un commento al post su Mammafelice
Scade il 30 giugno.
Abbiamo già il nostro bel malloppo di pannolini lavabili, ma uno in più serve sempre!


Visto che sono in pausa con le mie creazioni, ho deciso di dedicarmi a qualche giveaway. E comincio con il blog Pensato per loro: in palio c'è una bellissima valigia cavalcabile che farebbe impazzire Enrico. C'è ancora poco tempo, perchè scade oggi, 27 giugno.
Ecco cosa bisogna fare per partecipare:
  • visitare il sito NEW BABY BERRY
  • diventare sostenitore del blog
  • condividere il giveaway sul proprio blog/sito o su facebook
  • lasciare un commento sul blog
Speriamo sia la volta buona!


Eh no, non parto più. Il mio viaggio di lavoro è saltato. Almeno per ora. E volete sapere perchè?
Beh, martedì ho voluto sperimentare il volo libero e non è andata molto bene. Ora vi racconto. Paolo, il mio compagno, studia anche lui, tra le altre cose, gli uccelli marini e qualche giorno fa stava preparandosi per un esperimento da fare con le berte maggiori che nidificano qui nella nostra isola. Aveva bisogno di aiuto, così sono stata coinvolta anch'io e sono andata alla colonia di berte. Le berte depongono le uova in buchi tra le rocce delle falesie, falesie che possono essere più o meno a picco sul mare. Sulla nostra isola ci sono altre colonie, ma questa è l'unica accessibile e quindi l'unica ad essere studiata, perchè non é proprio a picco sul mare e perchè si arriva abbastanza facilmente in alto dove sono le rocce con i nidi. Non è che sia necessario saper arrampicare a mani nude, però non è neanche una passeggiata; diciamo che bisogna stare attenti.















Stavamo controllando i nidi, eravamo più o meno a metà del lavoro, quando, per raggiungere un nido, sono scesa dove non dovevo, il terreno era scivoloso, ho cominciato a rotolare e mi sono fermata dopo 4-5 metri. E' stato un attimo. Mentre rotolavo persavo solo a come fermarmi, poi ho sbattuto la schiena contro una roccia e lí ho pensato veramente al peggio. Quando mi sono fermata, pensavo di essere tutta rotta, non riuscivo a muovere un dito. Poi piano piano, prima le gambe, poi le braccia, poi il resto, mi sono alzata e passin passetto sono tornata alla macchina. Mi faceva male tutto, ma soprattutto la spalla e il braccio sinistro, non avevo neanche la forza per alzarlo. Siamo andati in ospedale, mi hanno fatto una radiografia e mi hanno detto che non c'era niente di rotto. Una vera botta di...fortuna!

Ora sono piena di lividi, ma la spalla è l'unica cosa che mi fa ancora male. Certi movimenti non li riesco proprio a fare. Spero di rimettermi in sesto in poco tempo.
In questi giorni avrei forse potuto preparare qualcosina, ritagliare, forse anche cucire, ma non ne avevo voglia.
Appena mi rimetto un po' in sesto, tornerò con qualche nuova creazione. Aspettatemi!

Sono tornata! E sono tutta intera!
In realtà non é stato niente di particolarmente pericoloso, però alle volte é capitato di lavorare a 1-2 metri dal bordo dell'isolotto, proprio a picco sul mare.
Abbiamo lavorato sia con le berte maggiori sia con una specie che vive solo su quest'isolotto, il Painho-de-Monteiro (in italiano "Uccello delle tempeste di Monteiro"):


(foto tratta dal blog Forum ilha das Flores (Açores))

Per i painhos lo scopo era sapere quante coppie hanno nidificato quest'anno, cioè in quanti nidi c'era o l'uovo o già il pulcino. E' un monitoraggio che viene fatto dal 2000 e si é visto che ogni anno sono sempre un pochino di più. E questa é una cosa chiaramente molto positiva.
Per quanto riguarda le berte, invece, dovevamo equipaggiare una decina di animali con dei geolocalizzatori, strumenti piccolissimi, che, una volta recuperati, permettono di avere alcune informazioni utili su quello che ha fatto l'animale.
Le condizioni erano abbastanza spartane: stavamo in una casa che é stata costruita qualche decina di anni fa, non si sa bene da chi; ovviamente senza luce, acqua, gas. Ci sono solo dei tavolacci e delle panche, sopra cui si dorme col sacco a pelo. C'é un po' di roba lasciata dai ricercatori: attrezzi, cibo di scorta, candele, un fornelletto da campeggio e poco altro.
La doccia che ho fatto al mio ritorno é stata una delle piú belle della mia vita!
Nonostante tutto, é stata una bellissima esperienza, immersa nella natura come piace a me. Il tempo, cosa strana per le Azzorre, é stato sempre bello, con delle notti stellate da ricordare, con un buio totale.
Un giorno ci ha raggiunto un'altra ricercatrice e l'ho accompagnata a fare il giro in gommone intorno a Graciosa per censire le sterne, che sono altri uccelli marini. E' stato spettacolare! Purtroppo non avevo portato la macchina fotografica, un po' perché bisognava portare il minimo indispensabile e un po' perché alle volte il gommone non riesce a raggiungere l'isolotto e bisogna farsi l'ultimo pezzo a nuoto: avevo chiuso i miei bagagli in 2 sacchi neri della spazzatura, ma non si sa mai, é meglio avere meno cose possibili che non possono bagnarsi. Stavolta per fortuna, sia per entrare che per uscire, non c'é stato bisogno di fare il bagno.
Ora mi riposo qualche giorno, lavo i vestiti e riparto per un'altra decina di giorni. Destinazione: un altro isolotto, questa volta di fronte a Santa Maria, l'isola piú a est dell'arcipelago delle Azzorre. E lí le condizioni saranno veramente spartane: non c'é una casa, ma si sta in tenda. Anche qui non ci sono mai stata, ma mi hanno detto che é molto piú selvaggio e piú impegnativo fisicamente. Vedremo.
Era la prima volta che mi allontanavo da Enrico per piú di qualche ora e ero molto curiosa e un pochino preoccupata per la sua reazione, invece non ha avuto particolari problemi e non so se esserne contenta o un pochino delusa; mah, tutto sommato è meglio cosí, per me sarebbe stato molto peggio saperlo piangere tutto il giorno o non mangiare.
Quando mi ha visto all'aeroporto, però, mi ha fatto un sorriso dolcissimo, che mi stavo mettendo a piangere. Continuava a guardarmi e sorridere. Sará una mia impressione, ma mi sembra molto cambiato, più grande.
Non è stato facile stare lontano da lui (e anche dal suo babbo) tutti questi giorni, peró è stata un'esperienza che sicuramente ha cambiato un po' me; sono partita con tanti dubbi e tanti timori e sono tornata con un pizzico di sicurezza in me stessa in più.
Ora però mi aspetta l'altro isolotto e mi preoccupa un po'. Fate il tifo per me!


Per motivi di lavoro, sparirò per qualche giorno dalla faccia del web.
Chi ha Google Earth e ne ha voglia, può cercare l'isola di Graciosa, che è un'altra isola dell'Arcipelago delle Azzorre, e poi, davanti a Graciosa, un isolotto che si chiama Ilheu da Praia da Graciosa (ci sono anche delle foto): ecco, io starò su questo scoglio DISABITATO per una decina di giorni a studiare degli uccelli marini che si chiamano berte maggiori.
Non ci sono mai stata, poi vi racconto com'é andata.
Ciao a tutti!


Berta Maggiore (foto di Andrea Ciaccio - http://www.ebnitalia.it/qb/QB018/pelagic.htm)



Pulcino di berta maggiore (foto di Nicola Baccetti - http://www.infs-acquatici.it/foto_gallery.htm)

Tra ieri e oggi ho realizzato un progettino facile e veloce: un gufetto... che scricchiola! L'idea l'ho trovata su Craftstylish, dove c'è un bel tutorial (è in inglese, ma le foto parlano da sole e poi non è difficile capire come si fa). Non ho usato il modello che si può scaricare dal blog, ma ne ho fatto uno io, un po' a occhio e forse ho esagerato con le orecchie, ma anche così a me non dispiace.



Da una vecchia maglietta blu scuro che non metto più da qualche anno ho ricavato le 2 parti da cucire per fare la testa, mentre occhi e becco sono di pannolenci.
Come imbottitura ho usato gommapiuma e sacchetti di plastica (della pasta, dei cereali, dei biscotti) fatti a pezzetti che, quando si accartocciano, fanno un rumore che a Enrico piace tantissimo.
E infatti quando gliel'ho dato in mano e ha scoperto che faceva cric-croc, è impazzito dalla gioia.
Queste so' soddisfazioni!



Da un po' tempo a Enrico piacciono molto tappi e coperchi: quando siamo a tavola come si diverte a mettere e togliere il tappo alla bottiglia di vino (che naturalmente teniamo in mano noi)! E come si arrabbia invece quando non riesce ad aprire un contenitore.
Ieri per intrattenerlo un po' gli ho dato alcuni contenitori di forma e grandezza diversa con il loro tappo per accoppiarli nel modo giusto: non ci ha messo molto e dopo un quarto d'ora è passato ad altro, però, anche se per poco, ha gradito l'attività.
Voglio aumentare via via il numero di contenitori, per renderlo sempre più difficile.
Buona domenica a tutti!

Grazie a 'Mo-mò ho scoperto un blog molto bello, si chiama Yummymummy. Mariaelena, l'autrice del blog, mamma e pedagogista, ha scritto un libro che mi ispira un sacco: "101 giochi intelligenti e creativi da fare con il tuo bambino (da 0 a 5 anni)".


Sarà in edicola dal 10 giugno, ma intanto lo si può vincere partecipando a un blog candy.
Tutto quello che bisogna fare é:
  1. Postare la copertina del libro sul proprio blog/sito
  2. Diventare sostenitrici del blog
  3. Lasciare un commento
Scade il 10 giugno.

Se non avrò fortuna col blog candy, lo comprerò sicuramente!

Quaderno-pannolo

Io adoro quaderni, quadernini, block-notes, foglietti, tutto quello che serve per segnare parole, frasi, pensieri, progetti,... E' proprio una mia fissa.
Ne volevo avere uno originale, però, e soprattutto legato al mio essere ormai da un anno e passa una mamma. E allora ho creato il quaderno-pannolo!


Prima di tutto ho ritagliato un pezzo di pannolenci a forma di pannolino e ho contornato il bordo con il punto festone (per sapere come si fa, vedi nota in basso): serve molto filo, circa 3 volte il perimetro di ciò che si deve contornare. Io ho calcolato male e così ci sono 2 punti d'inizio.


Poi ho cucito del velcro all'altezza della chiusura, proprio come un vero pannolino.
Ho ritagliato dei fogli con la forma della metà inferiore e su un lato ho fatto 2 buchi; ho bucato anche il pannolenci e ho messo 2 occhielli ai buchi; poi ho fermato i fogli con un laccino.



Per decorarlo un pochino e per coprire occhielli e laccino, sul davanti ho creato un fiore sempre di pannolenci con al centro una foto di Enrico (ho attaccato le varie parti del fiore con lo scotch biadesivo).
Il laccino, una volta fatto uscire dagli occhielli sul davanti, l'ho lasciato lungo, così ci si può legare anche una penna.
Et voilà!


Se, invece di usare il pannolenci, lo si fa con la stoffa, diventa un perfetto quaderno-pannolo lavabile, degno di una ecomamma (il pannolenci, a quanto ne so, non regge bene il lavaggio, anche se io non ho mai provato).

Nota: come si fa il PUNTO FESTONE: infilare l'ago dal rovescio al diritto e fare un nodo; a una distanza di qualche millimetro uscire sul diritto del lavoro; tirare il filo fino a formare un piccolo anello in cui infilare l'ago; tirare tutto il filo fino ad accostarlo al bordo; proseguire in questo modo mantenendo piú o meno la stessa distanza tra un punto e l'altro.







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Se cercate creazioni perfette, elaborate e sciccose... avete sbagliato blog! ^_^ In questo piccolo angolo di web troverete creazioni per lo più semplici e veloci preparate usando tecniche diverse e con un occhio al riutilizzo dei materiali, perchè cerco sempre di dare una seconda vita alle cose. Troverete anche giocattoli, perchè mi piace vedere la faccia del mio bimbo che si illumina quando prende in mano un gioco fatto da me. E anche attivitá per bambini, suddivise in base all'età e liberamente ispirate al pensiero montessoriano.
In qualunque modo siate arrivati qui, spero vi troverete bene. Un commento è sempre gradito, ma se non vi va...grazie comunque della visita e tornate presto a trovarmi!

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31 anni, mamma, biologa, creativa nel (poco) tempo libero, dopo essere stata per 3 anni naufraga su di uno scoglio in mezzo all'oceano chiamato Faial, ora vivo in Toscana con il mio compagno e il nostro gn-ometto e cerco giorno per giorno la mia nuova strada.
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