Festa della mamma [4]: Cuori e fiori al profumo di lavanda e camomilla
Questo post sarà un po' post creativo e un po' post di sfogo, preparatevi!
Non so cosa mi succede, ma non ce la faccio. Punto. Ho meno tempo libero di quando lavoravo e quel poco che ho, lo utilizzo male, non riesco a concentrarmi, non so come dire, a mettere a fuoco la mia vita. E' un momento di incertezza ai massimi livelli e io mi sento ...un po' persa, ecco. Stiamo cercando di mettere su una nuova attività (di cui per ora non voglio parlare per scaramanzia :p), ma non è facile. Poi stiamo ancora dai miei suoceri, tanto buoni e cari, per carità, ma non abbiamo una nostra vita e questo incomincia a pesarmi.
Per quanto riguarda i miei lavoretti... be', è una tragedia! Non sono riuscita a finire il costume di carnevale per Enrico; la festa del papà è passata e, per mille motivi, non sono riuscita a preparare niente; ora ho millemila idee per l'arrivo della primavera e per Pasqua e sarei già contenta di realizzarne un decimo! Ho tante idee anche per realizzare giochi e attività per Enrico, ma per ora ho fatto poco e niente. Non riesco neanche a postare lavori finiti da tempo!
Mi sembra che tutti vadano avanti e io invece sono sempre ferma nello stesso punto. Speriamo che finisca presto questo periodo, perché non ne posso più! Ecco, scusate, ma mi sono sfogata un pochino!
Visto che sono riuscita a scrivere un post, ne approfitto per mostrarvi la mia ultima creazione tricottinosa, poi si cambia argomento, giuro! E' una spilla semplicissima: un fiore bicolore con al centro un bel bottone, sempre a forma di fiore. Sta benissimo sul bolerino nero che indosso in foto, che è a maglia un po' grossa proprio come questo fiore; ma, essendo bianco e nero, va bene un po' su tutto.
Cucito creativo , Fiori , Gioielli , Tessuto , Tricotin
No, non sono impazzita, è solo che per creare gli orecchini che vi voglio mostrare ho usato quei cestini di plastica dove vendono la ricotta (in realtà qui la ricotta non esiste, però il formaggio in questione è un formaggio fresco locale molto simile), il cestino bianco che vedete in foto:
Con un taglierino ho tagliato via il fondo del barattolino e da questa parte (non dalla parte dell'apertura, perchè c'è la scanalatura per avvitare il tappo) ho inserito quattro molle: il fermaglio rivolto all'interno l'ho richiuso dentro il barattolino, mentre l'altro l'ho lasciato rivolto verso l'alto - se si lasciasse quello più interno rivolto verso l'alto, sarebbe molto più scomodo mentre si lavora, perchè tenderebbe a richiudersi verso l'interno del barattolino. Dalla foto si capisce meglio che non dalla mia spiegazione.
Sì, ma ora che l'attrezzo è pronto, che ci faccio? Come si fa a tricottare?
Bene, io ho imparato in 5 minuti, davvero, proprio cinque, grazie al bellissimo tutorial di Vannalisa del blog Méli-Mélo.
Adesso ogni momento libero lo passo a tricottare e nei prossimi giorni vi farò vedere cosa sto preparando.
I tutorial che ho seguito li trovate qui e qui, ma sono andata anche molto a occhio - e si vede!
Qualche giorno fa sul bellissimo blog La pappa dolce ho trovato questo e-book gratuito per realizzare una bambola di questo tipo: ah, se solo l'avessi avuto fra le mani prima!
Per quanto riguarda i vestiti, i pantaloni li ho comprati (sono una calzamaglia per bambini prematuri); le babbucce sono un regalo che i nostri padroni di casa ci hanno fatto quando è nato Enrico, lui però non è mai riuscito a metterle, perchè anche appena nato aveva già due belle fette; la maglietta, invece, l'ho fatta io con quello che era rimasto della maglietta che ho usato per fare il gufetto.
I capelli sono stata la parte più noiosa e anche quella che è andata più a rilento: sono stata indecisa se attaccarli direttamente alla testa o cucirne solo alcuni ad uno dei primi cappelli di Enrico e poi cucire il tutto alla testa, ma, conoscendo il mio pollo, sapevo che avrebbe strappato via tutto, con la sua ben nota delicatezza, per cercare di togliere il cappello, perciò ho optato per la prima ipotesi e li ho attaccati così. Ora spero solo che non strappi tutto tirando i capelli! Per ora resiste.
E con questo ho concluso la carrellata dei regali di Natale, ora si torna alle "solite" creazioni.
Buona Befana a tutte le befane!
Devo dire che mi piacciono così tanto che sto già pensando di farne un paio anche per me.
Domani vi mostro l'ultimo regalo che gli ho preparato, poi con la Befana si volta pagina e ci si lascia alle spalle il Natale.
Ciao ciao!
In realtà di lei so molto poco, ma quello che ho scoperto finora mi piace moltissimo. Leggendo ogni giorno quello che scrive nel suo blog ho potuto capire che è una mamma dolcissima e supercreativa, che si dedica con amore alle sue figlie, trovando sempre nuovi giochi ed attivitá da fare insieme a loro. E' un vulcano di idee: ogni giorno mi meraviglio di quello che riesce ad inventarsi e aspetto con ansia ogni suo nuovo post.
Ma è anche una scrapper coi fiocchi e quando tornerò in Italia vorrei tanto farmi dare qualche lezione da lei.
E grazie a questo contest ho scoperto che ha anche un futuro come fumettista! Vale, davvero, secondo me dovresti pensarci seriamente!
Non siamo amiche di vecchia data, non abbiamo aneddoti divertenti da raccontare, ma proprio questo è il bello, è tutto da scoprire. La nostra amicizia ha il sapore della gioia e della trepidazione che si prova quando si ha in mano un regalo da scartare e si comincia a fantasticare su cosa possa contenere; c'è tutto il fascino della scoperta, giorno per giorno, di nuovi piccoli particolari.
E' stata lei a propormi di partecipare insieme a questo contest e devo dire che mi ha proprio preso alla sprovvista, però ho accettato subito, pur non essendo una gran cuoca, perchè è sempre divertente mettersi in gioco.
Insomma una ricetta uguale, ma diversa. Una ricetta che ci unisce perchè a me ricorda la tanto amata/odiata Italia, dove ci sono i miei affetti più cari, ma che mi ha costretto ad andare lontano per trovare un lavoro degno di questo nome; e a lei ricorda la sua meravigliosa luna di miele in Portogallo, a Madeira.
Incrociamo le dita e... buon appetito!