Questo è l'ultimo dei regali che ho preparato per Enrico. Non vi posso dire quanto tempo ci ho messo a prepararlo, perchè mi vergogno, ma devo dire che è quello di cui vado più orgogliosa. Non sarà perfetto, ma a Enrico piace tantissimo e questo è quello che conta di più! Lo chiama "nonno", che poi è una delle 5 parole che dice per ora. Diciamo che chiama "nonno" qualche decina di cose. Vedremo se gli rimarrà questo nome o no, sarà il mio gn-ometto a decidere.
I tutorial che ho seguito li trovate
qui e qui, ma sono andata anche molto a occhio - e si vede!
Qualche giorno fa sul bellissimo blog
La pappa dolce ho trovato questo e-book gratuito per realizzare una bambola di questo tipo: ah, se solo l'avessi avuto fra le mani prima!
Per quanto riguarda i vestiti, i pantaloni li ho comprati (sono una calzamaglia per bambini prematuri); le babbucce sono un regalo che i nostri padroni di casa ci hanno fatto quando è nato Enrico, lui però non è mai riuscito a metterle, perchè anche appena nato aveva già due belle fette; la maglietta, invece, l'ho fatta io con quello che era rimasto della maglietta che ho usato per fare il
gufetto.
I capelli sono stata la parte più noiosa e anche quella che è andata più a rilento: sono stata indecisa se attaccarli direttamente alla testa o cucirne solo alcuni ad uno dei primi cappelli di Enrico e poi cucire il tutto alla testa, ma, conoscendo il mio pollo, sapevo che avrebbe strappato via tutto, con la sua ben nota delicatezza, per cercare di togliere il cappello, perciò ho optato per la prima ipotesi e li ho attaccati
così. Ora spero solo che non strappi tutto tirando i capelli! Per ora resiste.
E con questo ho concluso la carrellata dei regali di Natale, ora si torna alle "solite" creazioni.
Buona Befana a tutte le befane!